il consiglio del mese

L'oltrepò pavese secondo tommasi
470 Blanc de noir

Il territorio dell’Oltrepò Pevese è annoverato tra i migliori terroir italiani per la coltivazione del Pinot nero, non a caso la famiglia Tommasi ha investito in questo territorio con la “Tenuta Caseo” dove i vigneti sono ad una quota collinare piuttosto elevata, garantendo quel microclima ideale per il vitigno. 470 appunto è la quota del vigneto sul livello del mare. Provare per credere.

Oltrepo Pavese Metodo Classico "470" Blanc de Noirs.
€ 50

Lombardia. Pinot nero. Tenuta di Caseo.

L'oltrepò pavese secondo tommasi
530 Blanc de noir rosé

A differenza di quello che generalmente si può pensare, fare un vino rosato è molto difficile, lo è ancor di più trattandosi di un metodo classico; infatti in Champagne, quelli in rosato, a seconda del metodo usato, sono sempre i più prestigiosi. Quello che ci è piaciuto in questo spumante è la delicatezza del colore, quel buccia di cipolla che tanto ci piace, unito alla raffinata bollicina. Un vero e proprio esercizio di stile, al giusto prezzo.

Oltrepo Pavese Metodo Classico "530" Blanc de Noirs.
€ 50

Lombardia. Pinot nero. Tenuta di Caseo.

vermentino del montecucco
Castello Colle Massari

Questo vino biologico proviene da vigneti situati a circa 300 metri sul livello del mare, con diversa esposizione solare e composizione del terreno. Il terreno è costituito da strati alternati di arenarie, marne e argillo-calcarei, oltre a depositi di ghiaia, che forniscono le condizioni ideali per la coltivazione di un vitigno caratteristico ed esigente. Dopo una notte di macerazione a freddo, il vino viene fermentato in vasche di acciaio inox a temperatura controllata e invecchiato per cinque mesi, risultando in un palato rinfrescante e asciutto con notevole mineralità. Con le sue note di mela Granny Smith, pesca bianca e lime dolce, oltre a sentori di frutta esotica. In questo vino si ritrova tutta l’esperienza di Colle Massari, che deriva da grandi nomi dell’enologia come Podere Grattamacco in Bolgheri e Tenuta Poggio di Sotto in Montalcino.

Montecucco D.o.c. "Le Melacce" biologico
€ 25

Toscana. Vermentino. Colle Massari

La toscana dei bianchi
Benefizio

Sulle strade che conducono a Pomino, mi lascio rapire ogni volta da questo angolo unico della Toscana: le dolci colline e i maestosi cipressi si trasformano improvvisamente in pendii scoscesi, offrendo temperature più fresche in estate e la magia della neve in inverno. Incantevoli boschi di abeti e sequoie secolari circondano i vigneti di Chardonnay, piantati qui sin dal lontano 1855. A un’altitudine di 700 metri, nel 1973 ha visto la luce il Cru Benefizio, il primo vino bianco in Italia a fermentare ed affinarsi in barrique.

Pomino D.o.c. Riserva "Benefizio" barrique
€ 45

Toscana. Chardonnay. Frescobaldi.

L'eleganza inaspettata del Syrah
Toscana alla provenzale

Aurea nasce da uve coltivate a un’altitudine di 150 metri s.l.m. in suoli argillosi ricchi di scheletro e con un’esposizione meridionale eccellente. Il segreto di Aurea risiede nella combinazione delle caratteristiche territoriali, della gestione del vigneto e, naturalmente, del fattore umano. Aurea è frutto della vicinanza al mare, di un’attenta coltivazione delle varietà bianche e di un processo produttivo in bianco anche per il Syrah. La sua eleganza inconfondibile, unita al corpo pieno, è il risultato di scrupolose cure applicate in vigna e in cantina. Dall’attenta raccolta manuale dei grappoli all’alba e nelle ore più fresche della giornata, alle delicate pressature in assenza di ossigeno, ogni dettaglio è essenziale. Le uve vengono trasportate rapidamente in cantina per un lavoro attento e accurato. La fermentazione avviene a temperatura controllata (17°C) in barriques di rovere francese da 600 litri, di cui il 20% nuove. Dopo l’assemblaggio delle due varietà e la maturazione sulle fecce fini di fermentazione, viene aggiunta una selezione di Syrah vinificato in bianco della vendemmia precedente (Vin de Reserve), maturato in barrique per 20 mesi. 

Toscana Rosato I.g.t. "Aurea Gran Rosé"
€ 45

Toscana. Syrah. Frescobaldi

distilleria Elettrico
Elektro Gin Gastronomico

Vi proponiamo un abbinamento davvero originale, con un Gin Tonic Gastronomico, utilizzando Elektro Gin, il Gin Italiano ottenuto dall’infusione di Zafferano, miscelato con una tonic water indian per mantenere inalterato il gusto di questo straordinario distillato artigianale. Vi consigliamo questo Gin Tonic abbinato al nostro Risotto allo zafferano con julienne di totano, cappasanta a crudo e fili di peperoncino.

Elektro Tonic
10 €
Spirits by Design
Lobster Gin "l'Homard"

Quando l’estro di Kristof Marrannes, chef del ristorante stellato belga Ter Leepe, incontra la pazzia creativa dei distillatori della Spirits by Design il risultato non può che essere qualcosa di assolutamente inimmaginabile, completamente fuori da qualsiasi limite prefissato dai Gin sinora esistenti. Il Premium Marine Gin L’Homard infatti vede macerare unaragosta intera per litro di alcol puro, contribuendo a rendere questo distillato con un gusto davvero unico. Da assaggiare almeno una volta nella vita, magari proprio in accompagnamento ad unesotica cena a base di crudità.

Lobster & Tonic
10 €
Spirits by Design
Seapearl Gin Marine

Seapearl Gin è un gin creato con infusione di salicornia, comunemente detta asparago di mare, e olivello spinoso che, assieme alla “botanica” più particolare, cioè la carne di ostrica, contribuiscono al gusto unico e marino di questo gin. All’olfatto infatti emergono subito le note salmastre che ricordano una piacevole brezza marina. In degustazione la sapidità data dall’ostrica insieme alle fresche note delle altre botaniche donano un gusto davvero particolare, nel quale però non mancano le note del ginepro che un gin deve avere. Nel finale emergono anche le fresche note della lemongrass. Non emerge in degustazione, ma sul fondo della bottiglia si verrà sorpresi dalla presenza di una vera perla.

Seapearl & Tonic
10 €
"La differenza tra vendere e proporre sta nella passione e nella conoscenza dei propri prodotti, io non vendo bensì propongo emozioni sensoriali"

Federico Farinazzo
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